Il Referendum indetto dal Comune ha avuto un enorme partecipazione della popolazione residente, con il 63% dei votanti.
Nei prossimi giorni il Consiglio comunale procederà alla presa d'atto formale della volontà popolare emersa dalla consultazione referendaria svoltasi domenica 24 marzo 2024.
Inequivocabilmente con 481 voti su 631 totali, in percentuale il 76 per cento, i cittadini, regolarmente iscritti alle liste elettorali di questo Municipio hanno scelto di uscire dalla circoscrizione Città metropolitana di Cagliari, in favore della provincia Ogliastra.
La Consultazione referendaria prevista dall'iter regionale relativa di riassetto degli enti intermedi, da anni era fortemente sollecitata dalla nostra comunità,
L'amministrazione ha dunque assecondato il diritto a scegliere della comunità con l'unico strumento rappresentativo della volontà popolare: il referendum comunale cosi come regolato dallo statuto comunale.
Per garantire ai cittadini la concreta possibilità di esprimere incisivamente l'orientamento, abbiamo provveduto all'indizione della consultazione popolare che, grazie a un articolo del regolamento comunale, che fissa il quorum al 33 per cento del totale degli aventi diritto al voto (compresi Aire) corrispondente al 47 % dei residenti, peraltro non vincolante, rispetto alla possibilità di deliberazione successiva.
Avevamo inoltre stabilito a priori che qualora non si fosse battuto il quorum avremmo comunque agito riconoscendo l'esito espresso dalla maggioranza della quota inferiore al 33 per cento, qualora non si fosse battuto il quorum avremmo comunque deliberato secondo l'esito espresso dalla maggioranza della quota inferiore al 33 per cento.
Metodo, certamente non dettato dall'opportunismo, o dalla volontà di confenzionare un risultato favorevole all'uno o all'altro ambito, ma necessario a evitare che l'indizione del referendum da parte della Regione precludesse la possibilità di esprimere la volontà della popolazione, per il tetto al quorum calcolato includendo il totale della quota Aire, che nel caso di paesi fortemente spopolati e con elevata percentuale di ultraottantenni, sarebbe risultato mera astrazione, concretamente inarrivabile.
Una ratio, peraltro riconosciuta dal Governo che, da qualche anno, nei Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, per la validità delle elezioni comunali, ha abbassato la soglia minima di votanti. La partecipazione è stata altissima, decisamente oltre le nostre più rosee aspettative: il quorum al 63 per cento.
I tempi burocratici stretti dal deposito in Regione delle firme all'indizione della consultazione referendaria.
Il Presidente della Regione, dalla conferma della verifica delle firme deve indire un referendum regionale. Per questo abbiamo dovuto procedere con il referendum all'interno di un contesto, giuridico amministrativo, generale ancora incerto che condizionerà i tempi di annessione ad altra provincia, che certamente non saranno immediati. Dovremmo infatti aspettare, il pronunciamento della Corte costituzionale per la definizione del nuovo assetto provinciale che potrebbe re-istituire oppure eliminare la circoscrizione Ogliastra.
Eppure, tale incertezza non ridimensiona, in alcun modo, il risultato del nostro referendum che, ha stabilito un punto fondamentale: i cittadini di Seui vogliono lasciare la Città metropolitana di Cagliari.
Questo esercizio democratico, necessario, non più prorogabile, parte del programma di questa amministrazione, e in tal senso, dovuto ai cittadini, speriamo chiuda ogni disputa tra i fautori di questa o quella circoscrizione.
Adesso, torni forte il senso di comunità. Il senso di appartenenza a Seui.
Il Sindaco
